Gusto parallelo: dalle Pescherie

PUNTO DI PARTENZA: Porto di Fiera Catena

PUNTO DI ARRIVO: Porto di Fiera Catena

LUNGHEZZA: in KM 1

ITINERARIO: (elenco vie e piazze di percorrenza)

Percorso circolare. Porto di Fiera Catena, via Govi, via Massari, via Corridoni, via Pescherie ed incrocio con via Orefici, via XX Settembre, vicolo Terziario, vicolo Sottovia, Via XX Settembre, via F.lli Bronzetti, Corso Garibaldi, Porto di Fiera Catena.

PUNTI DI INTERESSE:

Porto di Fiera Catena, Sinagoga, Pescherie di Giulio Romano, Sottoriva

NOTE: Si consiglia abbigliamento comodo

L’acqua abbraccia Mantova nella sua dimensione più intima, quella delle piazze, delle torri e dei palazzi dei Gonzaga creando quell’atmosfera magica che ha stregato nel tempo scrittori, poeti, viaggiatori e personalità del mondo della cultura. Se è vero che “Mantova ha lo skyline più bello del mondo”, come ha affermato il regista Gianni Amelio, la presenza dei laghi ha consentito di trasformare il centro in un contesto unico: un’iconica penisola nel cuore della Pianura Padana. Alla scoperta della Mantova più nascosta lungo un breve percorso che si snoda nella parte antica, animata dall’antico Ghetto Ebraico e che scopre affacci inediti nel rapporto tra acqua e città.

Seguendo il percorso del Rio che collega il lago Superiore con il lago Inferiore, il canale interno che aveva funzione regolatrice delle acque e dei livelli dei laghi e che fino alla bonifica nel ‘700 del “quarto lago” Paiolo divideva il centro abitato in due isole, ci regaliamo scorci veneziani mentre giungiamo alle Pescherie, il luogo dell’antico mercato del pesce di Mantova, attività durata fino alla metà del Novecento. Costruite tra il 1536 e il 1546 da Giulio Romano, Prefetto delle fabbriche gonzaghesche e Superiore delle strade ai tempi di Federico II Gonzaga, le Pescherie sono costruite sui due lati del ponte medievale di San Domenico sopra il Rio, con due loggiati che si fronteggiano, ciascuno sormontato da un armonioso attico praticabile. Sono queste le uniche costruzioni rimaste delle opere di pubblica utilità commissionate dai Gonzaga a Giulio.

Qui si incontra una Mantova antica, lungo quella via Orefici che è ancora ricca di negozi, locande e piccoli negozi che trasmettono le emozioni di una Mantova fuori dal classico circuito turistico. Quella più legata al carattere mantovano.

Da qui, addentrandosi nell’antico Ghetto ebraico, uno dei più importanti d’Italia, il Rio prosegue la sua corsa fino al piccolo Porto della città, dal quale partono i grandi battelli turistici da crociera che dirigono la propria rotta verso il Po e Venezia. La navigazione interna è sempre stato un elemento cruciale per i traffici commerciali dei Gonzaga e per le relazioni di potere tra casati del Rinascimento, ed è proseguita nella sua fiorente attività fino agli anni Sessanta del Novecento.